Integratori per lo sport: il Farmacista come interlocutore di riferimento

Integratori per lo sport: il Farmacista come interlocutore di riferimento

Attività fisica e salute

Gli integratori rispondono a esigenze nutrizionali precise o a condizioni fisiologiche particolari. Costituendo una fonte concentrata di nutrienti o di sostanze, sono destinati a complementare la dieta, e non a sostituire gli alimenti.

Risulta sempre più evidente come la sedentarietà, spesso associata a un’alimentazione non corretta, stia diventando un problema di salute pubblica con conseguenti costi sociali. Lo sviluppo di strategie che portino a un aumento della diffusione dell’attività fisica, è un obiettivo che può essere raggiunto solo attraverso politiche sanitarie mirate.

Diversi studi hanno dimostrato che le persone moderatamente attive, specialmente nella seconda e terza parte della loro vita, hanno il doppio delle probabilità di evitare una morte prematura e di contrarre malattie gravi.

L’attività fisica riduce la pressione arteriosa, controlla il livello di glicemia, modula positivamente il colesterolo nel sangue, aiuta a prevenire le malattie metaboliche, cardiovascolari, neoplastiche, le artrosi e riduce il tessuto adiposo in eccesso.

Di quanta attività fisica abbiamo bisogno?

Prima di intraprendere un’attività fisica costante, è fondamentale il consiglio e il parere del medico sulla propria condizione personale #Integratori #Sport #Farmacista Condividi il Tweet

Lo sport è un’attività volta alla promozione della salute e del benessere fisico e mentale.
L’esercizio fisico non deve essere necessariamente intenso: per essere fisicamente attivi sono sufficienti semplici movimenti che fanno parte della vita quotidiana.

L’attività fisica è definita dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come qualsiasi movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici che richiede un dispendio energetico.

Attività fisica è definita dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come qualsiasi movimento corporeo

L’Oms raccomanda come attività di base, gli esercizi protratti nel tempo e di intensità non eccessiva, come camminare a ritmo sostenuto, correre, pedalare o nuotare.

Aggiungere 2–3 volte alla settimana esercizi di potenziamento, più limitati nel tempo ma più energici, per allenare la forza muscolare e rafforzare le ossa.

Per gli anziani, diversi studi dimostrano che svolgere attività sportive aiuti a invecchiare bene. Aumenta le resistenze dell’organismo, rallenta l’involuzione dell’apparato muscolare, scheletrico e cardiovascolare. Ne traggono giovamento anche le capacità psico-intellettuali. Per un maggiore approfondimento si raccomanda di leggere il documento dell’Oms Global recommendations on Physical activity for Health.

In ogni caso, prima di intraprendere un’attività fisica costante, è fondamentale il consiglio e il parere del medico sulla propria condizione personale.

Integratori alimentari & Co

Gli integratori secondo il Ministero della Salute

servono a ottimizzare gli apporti nutrizionali, fornire sostanze di interesse nutrizionale ad effetto protettivo o trofico e migliorare il metabolismo e le funzioni fisiologiche dell’organismo.

Devono quindi essere somministrati in linea con precise indicazioni sia in materia di composizione che di dosi massime di assunzione.

Parallelamente alla crescente diffusione di questi prodotti, si è verificato un notevole aumento delle pubblicazioni a sostegno dell’effettiva o presunta validità di questi prodotti. È opportuno sottolineare che buona parte delle pubblicazioni disponibili non sono di carattere scientifico, in quanto riferite a studi di scarsa qualità.

Gli #integratori alimentari, non sono soggetti alle stesse procedure di autorizzazione all’immissione in commercio richieste ai medicinali. Il loro impiego non è quindi supportato da adeguate evidenze scientifiche. | #ECM Condividi il Tweet

Gli integratori alimentari, non sono soggetti alle stesse procedure di autorizzazione all’immissione in commercio richieste ai medicinali e volte a garantirne qualità, efficacia e sicurezza. Nello specifico, per poter commercializzare un integratore non è necessario dimostrare che sia efficace e sicuro. Il loro impiego non è pertanto supportato da adeguate evidenze scientifiche.

Integratori e sport

L’utilità del reintegro delle sostanze biologiche (vitamine, proteine, aminoacidi e zuccheri) perse a causa delle alterazioni indotte dall’allenamento è una questione molto dibattuta.

Gli sportivi, salvo diversa prescrizione medica, non hanno necessità di utilizzare integratori per via dell’attività sportiva svolta. Di solito un’alimentazione equilibrata e proporzionata in calorie per fornire il giusto bilancio energetico, riesce a garantire allo sportivo un corretto stato di salute psicofisico e buone performance sportive.

Tuttavia emerge che, nel tentativo di migliorare la propria forma, molti sportivi assumano inoltre integratori e supplementi dietetici contenenti proteine, aminoacidi, creatina, zuccheri, vitamine e sostanze da erboristeria.

Falsi miti

Molti sportivi utilizzano integratori di aminoacidi (proteine) e/o seguono diete iperproteiche perché credono in questo modo di far aumentare la propria massa muscolare.

Le proteine non fanno crescere i muscoli.

In realtà le proteine sono in grado di riparare le strutture muscolari danneggiate, ma non possono far crescere il volume, la quantità e la forza dei muscoli di un individuo adulto.

Tali aspetti possono essere incrementati prima dei 40-50 anni solo con l’attività fisica, mentre un’alimentazione sufficientemente ricca di proteine, riesce piuttosto a contrastare la sarcopenia, ossia la progressiva perdita di massa muscolare che di solito ha luogo nelle persone dopo i 50 anni di età.

Va comunque ricordato che uno sportivo ha bisogno di più proteine rispetto a un uomo sedentario, soprattutto se lo sport praticato è di alta intensità. Nella tabella seguente vengono indicate le quantità necessarie di proteine:

Tabella-quantità giornaliere-proteine attività fisica-Professione Farmacia

Uno sportivo ha bisogno di più proteine rispetto a un uomo sedentario, soprattutto se lo sport praticato è di alta intensità Condividi il Tweet

Il mercato degli integratori in Italia

Il 30 luglio 2004, in recepimento della direttiva europea 2002/46, è entrato in vigore in Italia un testo di legge che regola con grande rigore il mercato degli integratori.

La normativa impone che sull’etichetta vi sia un dosaggio preciso di ciò che è contenuto nella confezione. Soprattutto se si stratta di sostanze vegetali che frequentemente sono utilizzate in modo eccessivo e superficiale per l’idea diffusa che si tratti di sostanze naturali e quindi non dannose.

Un attento dosaggio è inoltre necessario, per limitare possibili controindicazioni o addirittura danni alla salute.

Pochi studi sono stati condotti per capire a quanto ammonta il consumo degli integratori nei vari Paesi europei. I principali integratori commercializzati sono quelli a base di vitamine e minerali (50%), seguiti dagli integratori contenenti altre sostanze (43%).

I quattro Stati con il mercato più ampio in termini di vendite di altre sostanze sono risultati: l’Italia, seguita dalla Germania, dal Regno Unito e dalla Francia.

Un’indagine condotta nel 2016 da GfK Eurisko per Federsalus, ha evidenziato che l’80% degli italiani ha utilizzato nell’anno precedente almeno un integratore alimentare (+15% dal 2012).

Fra i motivi di questa scelta, accanto a tono e rinforzo (38%), prevalgono esigenze di cura (40%) e prevenzione (39%), soprattutto tra gli over 65 e le donne.

Proprio le donne si confermano le principali consumatrici di integratori (il 58% del totale), anche se cresce il numero degli uomini che ne fanno uso (42%).

Il farmacista come interlocutore di riferimento

Seppure con ruoli diversi il medico e soprattutto il farmacista sono gli interlocutori di riferimento per lo sportivo, che si rivolge a loro per un consiglio sull’utilizzo di integratori alimentari.

Il farmacista dovrebbe ricordare che, seguendo una corretta alimentazione, assumere integratori non aiuta a ottimizzare gli effetti dell’allenamento o a migliorare le prestazioni sportive. Anzi, se assunti in eccesso o senza una reale necessità, possono avere effetti negativi per la salute.

Inoltre il termine integratore sottintende che vi sia una carenza da reintegrare e che non esistono integratori o altri prodotti in grado di controbilanciare gli effetti negativi di un’alimentazione squilibrata o non corretta.

Pertanto, a meno di carenze accertate, l’impiego di integratori andrebbe evitato, in quanto non supportato da evidenze scientifiche favorevoli.

Il #farmacista dovrebbe ricordare al paziente che, seguendo una corretta alimentazione, assumere #integratori non aiuta a ottimizzare gli effetti dell’allenamento o a migliorare le prestazioni sportive | #ECM Condividi il Tweet

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Articolo tratto dalla lezione del corso ECM Professione Farmacia

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