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Cosmeceutica e invecchiamento

Cosmeceutica: come nasce e cosa significa

Il termine Cosmeceutica è stato coniato oltre 30 anni fa da Albert Kligman dell’Università della Pennsylvania. Indica una nuova classe di agenti che uniscono la funzione di un cosmetico e quella di un farmaco. Un prodotto cosmeceutico associa quindi un’utilità cosmetica ad un’attività, anche lieve, di natura farmacologica.

La cosmeceutica tratta ad esempio quei prodotti concepiti per la prevenzione e il trattamento dell’invecchiamento della pelle, quelli destinati al miglioramento della salute in generale, alla cura di unghie e capelli, all’effetto snellente e dimagrante.

Sin dall’antichità l’uomo ha cercato di contrastare i segni del tempo, ed oggi questo è diventato uno degli obiettivi prioritari tra le tendenze delle civiltà moderne. Se è impossibile fermare l’orologio biologico, sembra però possibile contrastare l’insorgenza delle rughe e mascherare le imperfezioni che sono già in atto sul corpo.

La cosmeceutica nasce quindi per dare una risposta alle crescenti esigenze del mercato moderno che richiede prodotti con principi attivi sempe più efficaci.

In questa continua ricerca di prodotti sicuri ed efficaci che aiutino a “mantenersi giovani” nonostante il passare degli anni, il farmacista ha il ruolo fondamentale di garantire il corretto equilibrio tra il ricorso ai prodotti cosmeceutici e le “reali” esigenze del paziente.

Perchè invecchiamo?

L’invecchiamento è un processo degenerativo progressivo con accumulo graduale di danni che comportano il malfunzionamento e l’indebolimento generale dell’organismo, rendendolo vulnerabile e favorendo l’insorgenza di patologie. La sua progressione può essere influenzata dalla capacità dell’organismo di prevenire e riparare i “guasti” arrecati da tale processo.

Le tre principali fonti di danno all’interno della cellula sono costituite da:

  • i radicali liberi che si formano a causa di induttori esterni di danneggiamento (per esempio raggi ultravioletti), o come conseguenza del metabolismo cellulare di ossigeno (reactive oxygen species, ROS), ed altri metaboliti;
  • il glucosio nutrizionale e i suoi metaboliti, e le loro interazioni biochimiche con i ROS;
  • gli errori spontanei nei processi biochimici, quali la duplicazione del DNA, la trascrizione, la traduzione.

In particolare, negli ultimi anni i radicali liberi sono stati oggetto di molti studi perché la loro presenza è aumentata (a causa di inquinamento, fumo, alcol, stress, alimentazione scorretta, ecc.) ed è diminuito in parallelo il consumo di cibi naturalmente ricchi di antiossidanti.

Dal punto di vista chimico, i radicali liberi sono composti contenenti elettroni spaiati che prontamente reagiscono con molecole sane in modo distruttivo danneggiando i lipidi di membrana, le proteine e perfino il DNA.
Col passare degli anni diminuiscono le capacità di difesa dell’organismo contro lo stress ossidativo condotto da questi agenti.

Anche lo stile di vita e le abitudini alimentari sono in grado di influenzare i meccanismi che presiedono all’invecchiamento. Le manifestazioni più evidenti del passare del tempo sono le alterazioni a carico della cute che spingono, soprattutto le donne, alla ricerca di prodotti cosmeceutici utili a mascherare tali imperfezioni.

Come invecchia la pelle?

L’invecchiamento della pelle è parte del invecchiamento naturale a mosaico dell’uomo. Si tratta di un processo evolutivo irreversibile caratterizzato da perdita di idratazione cutanea ed elasticità, comparsa di rughe, assottigliamento, ipercheratosi e formazione di macchie iperpigmentate (macchie senili). Queste alterazioni sono il risultato di due aspetti dell’invecchiamento cutaneo, quello definito cronologico (intrinseco) e quello attribuibile ai fattori ambientali (estrinseco).

Invecchiamento intrinseco (Cronoinvecchiamento)

In assenza di eventuali cause esterne, l’invecchiamento è un processo continuo e naturale che ha inizio più o meno intorno ai 30 anni, per manifestarsi visibilmente dai 40 anni in poi. La velocità con cui gli effetti di questo processo diventano visibili è per lo più una questione genetica e sono il risultato dell’accumulo negli anni di danni prodotti dallo stress ossidativo.

Due meccanismi sono coinvolti nella difesa naturale della pelle:

  • Enzimatico (glutatione perossidasi, glutatione reduttasi, catalasi, superossido dismutasi).
  • Non enzimatico antiossidante.

Gli enzimi sono importanti per contrastare la formazione delle specie reattive dell’ossigeno che si verifica in quasi tutte le cellule attraverso vari processi biochimici naturali. Queste reazioni possono provocare alterazioni del DNA quali l’ossidazione degli acidi nucleici e possono anche modificare proteine e lipidi, producendo cambiamenti nella funzione delle cellule e l’invecchiamento dei tessuti. Il sistema antiossidante non enzimatico serve come secondo sistema di difesa contro i danni ossidativi prodotti dai radicali liberi e migliora sinergicamente la funzione degli antiossidanti enzimatici endogeni. Con l’avanzamento dell’età questi sistemi di difesa perdono la loro efficacia.

Invecchiamento estrinseco (Fotoinvecchiamento)

L’invecchiamento estrinseco è dovuto all’esposizione a fattori ambientali:

  • fumo di tabacco
  • traumi ripetuti
  • stress
  • cattiva alimentazione
  • esposizione ai raggi UV

Il nostro DNA è direttamente danneggiato dall’alta energia dei raggi ultravioletti, e indirettamente, attraverso la formazione di radicali.
Secchezza e rugosità superficiale, meglio percepita al tatto, sono tra le lamentele più comuni legate alla pelle invecchiata e fotoinvecchiata che raggiungono il farmacista. Visivamente le rughe, sia fini che grossolane, sono spesso il segno distintivo di una pelle danneggiata dal sole, anche se le differenze genetiche possono, in alcuni individui, favorire alterazioni della pigmentazione o l’assottigliamento della pelle come il segno di presentazione più importante. Condurre una vita sana ed equilibrata, sia per quanto riguarda l’alimentazione che le abitudini (es. non fumare, fare sport, esporsi al sole con moderazione) è fondamentale per prevenire e contrastare i processi di invecchiamento descritti finora.

Nutrire la bellezza dall’interno

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Mantenere un aspetto sano deriva in gran parte da un sufficiente apporto di nutrienti essenziali. Una pelle tonica e liscia, una bella capigliatura o delle unghie sane e forti, dipendono infatti anche dal benessere dell’organismo.

I capelli, la pelle e le unghie, risentono di qualsiasi alterazione interna: mancanza di vitamine, alterazioni dovute a farmaci o malattie. Gli integratori favoriscono il benessere del nostro organismo e la bellezza del corpo introducendo all’interno i nutrienti di cui ha bisogno. Questi prodotti sono vendibili anche senza prescrizione medica e possono essere acquistati a seguito di libera scelta.

È comunque fondamentale il supporto del farmacista per individuare il prodotto che maggiormente si adatti alle proprie esigenze.

Tra i componenti degli integratori solitamente ritroviamo sostanze antiossidanti, tra cui alcune vitamine. Le vitamine che godono di proprietà antiossidanti significative sono la A ed in particolare la C e la E.

Questi composti sono in grado di reagire con i radicali liberi riducendone la reattività e generando molecole meno pericolose, facilmente eliminabili dall’organismo.

Non esiste un antiossidante universale efficace ed attivo contro tutti i tipi di radicali liberi; da qui l’esigenza di associarli, in modo che le diverse molecole possano agire in sinergia. Risulta altrettanto importante abbinare l’integratore ad una dieta equilibrata e correttamente ripartita.

Tra le altre sostanze contenute in questi prodotti possiamo citare sali minerali, metalli (manganese, rame, zinco, selenio), polifenoli, estratti vegetali. Tutti questi composti, da soli o combinati insieme in una vasta gamma di integratori disponibili, aiutano l’organismo a “ristrutturarsi dall’interno”.


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Articolo tratto dalla lezione del Percorso Formativo Professione Farmacia della Dr.ssa Valentina Isgro’: “Integratori di bellezza (Cosmeceutica)”
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