Fitoterapia digestiva: il ruolo del farmacista
21/07/2025: Mei Team
Fitoterapia digestiva: un’opportunità concreta in farmacia
Gonfiore, acidità, digestione lenta, bruciore di stomaco: sono disturbi di natura gastrica che rappresentano una delle richieste di consiglio più frequenti in farmacia.
Nei disturbi gastrici la risposta terapeutica più comune farmaci da banco che presentano limiti e possibili effetti collaterali nelle assunzioni prolungate. In questo contesto, la fitoterapia digestiva è sempre più apprezzata
Spesso non sono legati a patologie evidenti, ma incidono sulla qualità della vita, soprattutto quando si manifestano in modo ricorrente.
La risposta terapeutica più comune prevede l’uso di farmaci da banco – antiacidi, procinetici, inibitori di pompa protonica – che, sebbene efficaci nel breve termine, presentano limiti e possibili effetti collaterali in caso di assunzioni prolungate.
In questo contesto, la fitoterapia digestiva si propone come un’opzione integrativa sempre più apprezzata, grazie alla capacità di agire su più meccanismi fisiologici con un profilo di sicurezza favorevole.
Il farmacista, per il suo ruolo e le sue competenze, è il professionista più adatto a guidare il paziente nella scelta consapevole di questi rimedi, distinguendo tra prodotti validati scientificamente e soluzioni di dubbia efficacia.
Dispepsia: un quadro complesso ma comune
Con il termine dispepsia si identifica una costellazione di sintomi che interessano la parte alta dell’apparato digerente: dolore epigastrico, sensazione di pienezza, bruciore di stomaco, eruttazioni, gonfiore, nausea.
Questa sintomatologia può essere legata a cause organiche – come gastriti, reflusso gastroesofageo, ulcere o infezioni da Helicobacter pylori – oppure presentarsi in assenza di alterazioni strutturali, configurando la cosiddetta dispepsia funzionale.
In quest’ultimo caso, i disturbi si originano da un’alterata comunicazione tra sistema nervoso centrale e intestino – l’“asse intestino-cervello” – influenzata da fattori psicosomatici, stress, alimentazione e sensibilità viscerale.
Si tratta di un meccanismo complesso, che implica una disfunzione nella percezione del dolore, alterazioni della motilità gastrica e una risposta eccessiva agli stimoli digestivi.
Fitoterapia digestiva e approccio integrato alla salute dello stomaco
L’interesse verso i prodotti naturali per il trattamento dei disturbi gastrici non è un fenomeno recente, ma negli ultimi anni è cresciuto grazie a una maggiore attenzione alla salute globale e a una rinnovata fiducia nei rimedi vegetali.
La fitoterapia moderna, infatti, non si basa solo sulla tradizione, ma su evidenze cliniche che confermano l’attività di numerosi composti vegetali nel supporto alla funzione digestiva, come riportato anche nelle monografie ufficiali dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), dedicate ai rimedi erboristici impiegati nei disturbi gastrointestinali.
A differenza della farmacoterapia convenzionale – che spesso agisce su un singolo bersaglio – il fitocomplesso di origine vegetale è in grado di intervenire su più livelli: protezione della mucosa gastrica, stimolazione della secrezione, regolazione della motilità e riduzione dell’infiammazione.
Questo approccio multitarget rende la fitoterapia particolarmente adatta nei casi in cui i sintomi sono lievi, ricorrenti o di origine funzionale.
A differenza della farmacoterapia convenzionale, il fitocomplesso di origine vegetale è in grado di intervenire su più livelli: protezione mucosa gastrica, stimolazione secrezione, regolazione motilità e riduzione infiammazione
Quando i farmaci non bastano (o sono troppi)
Farmaci come gli inibitori della pompa protonica, i procinetici o gli antiacidi rappresentano strumenti terapeutici efficaci, ma non sempre risolutivi.
L’uso prolungato, spesso effettuato senza un’adeguata sorveglianza medica, può portare a effetti indesiderati anche gravi: alterazioni della flora intestinale, carenze vitaminiche (in particolare di B12), osteoporosi, ipomagnesiemia, aumentato rischio di infezioni.
Inoltre, alcuni di questi farmaci non agiscono sulla componente infiammatoria, spesso implicata nei disturbi gastrici funzionali.
In questo scenario, la fitoterapia può rappresentare un’opportunità concreta: offre la possibilità di trattare i disturbi gastrici in modo fisiologico, con una minore incidenza di effetti collaterali e una maggiore aderenza da parte del paziente, soprattutto nei trattamenti di lunga durata.
La fitoterapia può rappresentare un’opportunità concreta: offre la possibilità di trattare i disturbi gastrici in modo fisiologico, con una minore incidenza di effetti collaterali e una maggiore aderenza da parte del paziente.
Il farmacista tra competenza scientifica e consiglio personalizzato
L’efficacia dei fitoterapici dipende dalla qualità della formulazione, dalla concentrazione dei principi attivi e dalla corretta modalità d’uso.
Non tutti i prodotti a base di piante sono uguali e, soprattutto, non tutti sono supportati da evidenze scientifiche.
È quindi fondamentale che il farmacista conosca le basi farmacologiche della fitoterapia e sia in grado di distinguere tra medicinali vegetali autorizzati, integratori alimentari e prodotti di semplice erboristeria.
Attraverso un consiglio informato, il farmacista può orientare il paziente verso scelte sicure, personalizzate e realmente efficaci, promuovendo un uso consapevole dei prodotti naturali.
Questo ruolo diventa ancora più importante nei casi in cui la fitoterapia si integra con trattamenti convenzionali, ad esempio nei pazienti in terapia con FANS, con disturbi gastrici lievi, o nei soggetti sensibili a farmaci acidi o a rischio di interazioni farmacologiche.
La crescente disponibilità di prodotti naturali per la salute digestiva rende necessario un aggiornamento continuo da parte del farmacista.
Conoscere le monografie ufficiali, i meccanismi d’azione dei fitocomplessi, le normative europee e italiane che regolano integratori e medicinali vegetali è oggi un requisito essenziale per offrire un consiglio di qualità e proteggere la salute dei pazienti nel campo della fitoterapia digestiva.
Articolo tratto dalla lezione “Il ruolo del farmacista nel consiglio dei prodotti vegetali per i disturbi più comuni dello stomaco” del Prof. Marco Biagi