ECM e Farmacisti: nuove regole di fine triennio
19/09/2025: Mei Team
Cosa cambia dal triennio 2023-2025
La formazione continua in medicina (ECM) non è soltanto un obbligo normativo per tutti i professionisti sanitari, ma rappresenta anche uno strumento imprescindibile per mantenere elevate le proprie competenze, garantire cure sicure e rafforzare la fiducia dei pazienti.
Allo stesso tempo, però, viene rafforzato il sistema di sanzioni e controlli, con un impatto diretto sulla carriera e sulla responsabilità professionale.
Le nuove disposizioni riguardano non solo le modalità di calcolo e utilizzo dei crediti formativi, ma anche le ricadute concrete per chi non sarà in regola al termine del periodo, con possibili conseguenze sul piano professionale, disciplinare e assicurativo.
Il triennio 2023-2025 segna un passaggio importante per tutti i professionisti sanitari. Le nuove regole introducono strumenti utili come i crediti compensativi e i bonus automatici, che facilitano il recupero di eventuali debiti.
Fine del triennio: cosa bisogna sapere
Il triennio formativo 2023-2025 si concluderà ufficialmente il 31 dicembre 2025, data entro la quale ogni professionista sanitario è tenuto a completare il proprio obbligo formativo ECM.
Il numero di crediti da conseguire non è uguale per tutti, ma può variare in base a esoneri (ad esempio per frequenza di corsi universitari o specializzazioni), esenzioni (come periodi di maternità, paternità o congedi per gravi motivi di salute) e riduzioni concesse dalla Commissione Nazionale.
È quindi fondamentale verificare la propria posizione personale sul portale CoGeAPS o Agenas per conoscere con precisione il fabbisogno formativo residuo e non rischiare di arrivare a fine triennio con debiti non colmati.
La pianificazione anticipata dei percorsi ECM consente non solo di rispettare l’obbligo di legge, ma anche di orientare la propria crescita professionale verso ambiti realmente utili per la pratica clinica quotidiana.
Crediti compensativi e bonus automatici: le novità più rilevanti
Una delle principali innovazioni introdotte dalla normativa riguarda i crediti compensativi: i crediti ECM maturati in eccesso nei trienni precedenti (2014-2016, 2017-2019 e 2020-2022) non vengono persi, ma possono essere riutilizzati per colmare eventuali debiti formativi rimasti aperti.
Questa opportunità, gestita in maniera automatica dal sistema CoGeAPS, resterà valida fino al 31 dicembre 2028, offrendo ai professionisti un ampio margine di regolarizzazione.
A ciò si affianca il sistema dei bonus automatici, che premia chi ha sempre rispettato l’obbligo formativo. I professionisti “certificabili” in uno o più trienni passati riceveranno infatti un riconoscimento concreto: 20 crediti aggiuntivi per ciascun triennio, validi sia per il triennio in corso (2023-2025) sia per quello successivo (2026-2028).
Anche in questo caso non sono richieste procedure o domande: l’attribuzione avviene direttamente sul portale CoGeAPS, trasformando la costanza e la puntualità in un vantaggio pratico e immediato.
Esempio pratico
Un Farmacista che è risultato certificabile nei trienni 2014-2016, 2017-2019 e 2020-2022 riceverà automaticamente:
- 20 crediti bonus per ciascun triennio, pari a un totale di 60 crediti.
- Questi crediti saranno validi sia per il triennio 2023-2025 sia per il 2026-2028.
In aggiunta, eventuali crediti maturati in eccesso nei trienni passati potranno essere utilizzati come crediti compensativi per coprire debiti formativi ancora aperti, fino al 31 dicembre 2028.
ECM: le sanzioni per chi non è in regola
Il mancato rispetto dell’obbligo ECM non può più essere considerato un semplice adempimento trascurato: oggi ha conseguenze concrete e dirette sulla vita professionale.
Gli Ordini professionali hanno infatti il compito di controllare la regolarità formativa dei propri iscritti e, in caso di inadempienza, possono avviare procedimenti disciplinari.
Anche sul piano legale la questione è delicata: in caso di contenziosi o procedimenti giudiziari, la mancanza di crediti ECM può costituire un’aggravante e incidere negativamente sulla posizione del professionista.
A questo si aggiunge un aspetto spesso sottovalutato: la copertura assicurativa. Sempre più compagnie vincolano la validità delle polizze professionali al raggiungimento di almeno il 70% dei crediti previsti, con il rischio concreto di ritrovarsi senza tutela in caso di richiesta di risarcimento.
Le nuove regole rafforzano quindi il legame tra aggiornamento formativo e responsabilità professionale, sottolineando come l’ECM non sia soltanto un obbligo normativo, ma uno strumento indispensabile per garantire qualità, sicurezza e credibilità all’attività del farmacista.
Strategie per chiudere il triennio senza debiti
Per non rischiare di arrivare impreparati alla chiusura del triennio formativo, è fondamentale adottare alcuni semplici ma importanti accorgimenti.
Il primo passo è controllare la propria posizione sul portale CoGeAPS o Agenas, verificando non solo i crediti già acquisiti, ma anche quelli compensativi e i bonus automatici che potrebbero essere stati caricati senza necessità di richiesta.
Questo permette di avere un quadro chiaro e aggiornato della propria situazione formativa e di capire con precisione quanti crediti mancano per essere in regola. Nel caso in cui emergano delle carenze, è consigliabile non aspettare l’ultimo momento, ma pianificare subito la frequenza di corsi ECM mirati.
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